Il Castello
Il Castello Gallego sorge su un’altura rocciosa, che guarda da un lato l’antico centro cittadino e dall’altro un suggestivo arco di costa, dove lo sguardo spazia dalla rocca di Cefalù al promontorio di Capo d’Orlando, passando dall’arcipelago delle Eolie.
Il possente edificio dalle severe linee architettoniche è il risultato di diverse fasi edilizie ed ingloba le torri cilindriche di età medievale. Sull’ampio prospetto ornato da classici finestroni, si apre il fornice d’ingresso, difeso in passato da ponte levatoio. Dal solenne androne d’accesso si può accedere all’ampia corte del palazzo di forma quadrata, ornata al centro da una piccola vasca e da quattro platani centenari. Al piano terra si affacciano: la sala della guardia, fondaco della carrozza, la scuderia, gli alloggi della servitù e le antiche prigioni che attestano il privilegio che avevano i principi Gallego di amministrare in proprio la giustizia criminale. Risalendo una scala a chiocciola in solida pietra e sormontata dallo stemma dei Lancia, si raggiunge il piano superiore dove si trovano gli ambienti della nobile residenza, i saloni di ricevimento, i soggiorni, giardino pensile, le cucine e le stanze più riservate del palazzo principesco. Alcuni balconi affacciano sui terrazzi settentrionali, un tempo armati d’artiglierie per contrastare le incursioni dal mare dei pirati barbareschi. Annessa al Castello vi è la cappella del palazzo da dove, affacciandosi da una finestrella comunicante con gli ambienti dell’abitazione, i principi Gallego potevano assistere, non visti, alle funzioni religiose. La Chiesa ha un ulteriore ingresso che prospetta sulla piazza ed al suo interno vi sono tele e statue lignee dei secoli XVIII e XIX.
Storia
Assunto nel 1658 il titolo di Principe di Militello su concessione di Filippo IV che nel 1657 gli aveva concesso la licenzia populandi del Borgo, Luigi Gallego destinò il Castello eretto nel 1663 a propria residenza. Al tempo stesso, la fortificazione proteggeva le antiche fiere che si tenevano sulla spiaggia. Nel 1821 l’ultimo dei Gallego, il principe Giuseppe, vendette i suoi possedimenti insieme ai privilegi feudali e ai diritti di “decime e censi, angherie e cernite, mero e misto imperio” al Principe Lanza Branciforte di Trabia che utilizzò il castello a dimora estiva. Nel 1850, la cappella baronale (1630) annessa al castello e che da sempre fu aperta al culto degli abitanti, divenne la Chiesa Madre di S. Agata con la denominazione di Santa Maria del Carmelo e l’1 gennaio 1857 l’abitato ottenne l’autonomia, separandosi da Militello Rosmarino. Il Castello, edificato su un’emergenza calcarea dove in precedenza esisteva una fortificazione citata nel diploma di Carlo d’Angiò che enumera i soldati adibiti alla custodia e al presidio delle fortezze e castelli di Sicilia nel 1272, costituì così il primo determinante urbano dello sviluppo del Borgo: attorno ad esso avverrà l’espansione urbana.
Architettura
Il Castello Gallego, che sorge su uno sperone roccioso, si sviluppa lungo il perimetro di una grande corte quadrangolare. La facciata in piazza Crispi si articola su un lungo prospetto che si conclude, a destra, con la Chiesa Madre di Maria SS. del Carmelo, antica Cappella del Castello. Al centro si apre il portale d’ingresso in pietra calcarea bianca locale sormontato da una finestra e da due feritoie che in origine servivano per far passare le catene che alzavano ed abbassavano un ponte levatoio (più probabilmente, una controporta). Superato il portale, si giunge nell’androne dove a sinistra è un locale un tempo adibito a sala della guardia. Sotto il pavimento si sviluppano quattro piccole e umide celle che testimoniano del privilegio che aveva il Principe di amministrare la giustizia civile e criminale. Pervenuti nella corte, a destra si apre il portale laterale della Cappella e in fondo, l’ambiente per la carrozza. Ad angolo sorge la torre aragonese di avvistamento (secoli XIV-XV), raffrontata a sinistra dalla seconda, eretta verso la fine del XVI secolo. Adiacente è la scuderia e la scala a chiocciola seicentesca che consente di accedere al piano nobile dove sono le camere della residenza.
Modalità di accesso
- Visitatori di età pari o superiore a 18 anni: visita semplice € 2,00 – visita guidata € 4,00 – con app per guida in realtà aumentata € 5,00.
- Visitatori di età da 11 a 17 anni: visita semplice € 1,00 – visita guidata € 2,00 – con app per guida in realtà aumentata € 3,00.
- Visitatori di età inferiore a 11 anni e superiore a 67 anni gratuito.
- Per i gruppi scolastici la quota forfettaria ogni 20 studenti è: di € 10,00 per visita semplice, € 20,00 con visita guidata ed € 30,00 con app per guida in realtà aumentata.
L’accesso al Castello è consentito tramite una rampa (no scalini) frontale; inoltre per spostarsi tra i piani è presente anche un ascensore.